“Caro, caro Natale, che hai il potere di ricondurci alle illusioni della fanciullezza, che ricordi al vecchio i piaceri della sua gioventù, che riconduci da mille miglia lontano il viaggiatore e il navigante al suo focolare, fra le pareti tranquille della sua casa!”
Sono passati quasi due secoli e la descrizione che Dickens fa del Natale nel suo capolavoro “Il Circolo Pickwick” è più che mai attuale. Chi, a Natale, non fa il possibile per ricongiungersi ai suoi familiari? Chi non rivive, anche solo per un attimo, il Natale della sua infanzia: la notte della Vigilia facendo finta di dormire nella speranza di sentire il rumore di Babbo Natale scendere dal camino o entrare dalla porta per lasciare i regali? O la casa buia illuminata solo dalle lucine colorate a intermittenza dell’albero?
Basta un piccolo addobbo, una statuina del presepe, un abete in miniatura e ciak: il film riparte. Sarà, forse, perchè “crescendo” le emozioni legate alla memoria sono più frequenti?
Andando alla ricerca di questi sapori ci siamo imbattute in artigiani polacchi che, soffiando il vetro a bocca e dipingendolo a mano col pennello, fanno decorazioni fantastiche, quelle decorazioni fantastiche.
Ma la nostra passione è tanta da portarci ad apprezzare, paradossalmente, anche elementi di novità di questa tradizione. Ad esempio, i tappeti – molto popolari all’estero – da mettere alla base dell’Albero di Natale, in seta, su cui adagiare i regali fatti o ricevuti. O i pratici contenitori per riporre la collezione di addobbi in maniera sicura e organizzata.
E, chissà, quante altre novità vi riserveremo in futuro!
A proposito: alberobellalbero è una delle (tante) traduzioni italiane del celebre canto tedesco “O Tannenbaum”, di cui vi proponiamo la bellissima versione di Nat King Cole.
Un caro saluto
Chi & Chi